Il 26 maggio l’OMS ha ufficialmente varato la tanto attesa Risoluzione sulle tecnologie assistive. La risoluzione assegna i seguenti 9 obblighi agli stati membri (traduzione a cura di R.Andrich – SIVA):
- sviluppare, attuare e rafforzare opportune politiche e programmi per migliorare l’accesso alle tecnologie assistive nel quadro dei servizi socio-sanitari garantiti ai cittadini;
- allocare adeguate risorse umane opportunamente preparate per la fornitura e la manutenzione degli ausili, ad ogni livello di servizio sociale e sanitario
- garantire che gli utenti e i loro caregivers abbiano accesso agli ausili più appropriati al loro caso e che li sappiano utilizzare in maniera sicura ed efficace.
- a seconda del contesto e delle esigenze locali, mettere a punto ove opportuno un elenco nazionale di ausili prioritari (basato sull’elenco OMS degli ausili prioritari) che siano alla portata economica dell’utente, la cui efficacia valga il loro costo e che soddisfino a criteri basilari di qualità e sicurezza.
- promuovere o investire in ricerca, sviluppo, innovazione e design per rendere gli ausili esistenti più economici; e sviluppare una nuova generazione di ausili, anche di alta tecnologia, basati su principi di design universale e su evidenza tecnologica, in opportuna collaborazione con università, organizzazioni della società civile (in particolare associazioni di persone con disabilità o di persone anziane) e imprese private.
- incoraggiare collaborazioni internazionali o regionali per la produzione, acquisizione e fornitura degli ausili prioritari, curando che questi rimangano alla portata economica dell’utente e disponibili al di là delle frontiere.
- raccogliere dati epidemiologici sui bisogni sanitari e di assistenza a lungo termine che possono trovare risposta nelle tecnologie assistive, al fine di sviluppare strategie, politiche e programmi basati su evidenza.
- investire in e promuovere ambienti privi di barriere in modo che le persone che abbisognano di tecnologie assistive possano utilizzarle in maniera ottimale, per vivere in maniera indipendente e sicura e partecipare pienamente in ogni aspetto della vita.
- promuovere l’inclusione degli ausili prioritari e di ambienti privi di barriere nel programmi di preparazione e gestione delle emergenze.
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